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I CEREALI  di  I. Barajas

Traduzione di Cristina Genua 

I cereali commestibili non sono altro che i semi dei graminacei coltivate dall’uomo. La coltivazione dei cereali segnò un’epoca nella civilizzazione delle popolazioni, facendoli passare dal periodo dei cacciatori nomadi, a quello di agricoltori sedentari.

 I cereali, per le loro caratteristiche nutritive rappresentano un prodotto basilare nella alimentazione delle popolazioni.
Tra gli europei il consumo dominante è quello del frumento. Il mai è il cereale più diffuso tra gli americani e il riso è il cibo fondamentale delle popolazioni asiatiche.
Il miglio è il cereale più diffuso nel continente africano.

Valore nutrizionale
L’apporto nutritivo dei cereali è evidente in tutti i cereali ed è legato al grado di estrazione del grano.
La funzione principale del grano è quella energetica.

I cereali ci forniscono anche proteine, però di qualità inferiore di quelle provenienti da alimenti di origine animale. Malgrado ciò, se si consumano contemporaneamente cereali, legumi e verdure, si ottengono proteine complete.

I cereali e i loro derivati sono poveri di calcio, sebbene siano ricchi di potassio e fosforo. Il pane integrale, come è indicato dal suo stesso nome, contiene tutti gli elementi del grano. Tra i cereali più comuni ci sono: il grano, il riso, il mais, la segale il miglio, l’avena e l’orzo.

Digeribilità
La digestione delle farine dipende dal modo in cui sono estratte. Il pane bianco si digerisce meglio di quello integrale, perché il suo contenuto di fibre è più basso, e , di conseguenza, più tollerabile.

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