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Townstories

Stand:


Il Ponte dei Francesi

Antonio Machado Sanz

Traduzione di Maria Teresa Norero

Costruito alla fine del secolo XIX, deve il suo nome alla nazionalità degli ingegneri che vennero dalla Francia per realizzarlo.

Fu costruito per superare il piccolo fiume della mia città, il Manzanarre, e permettere il passaggio dei treni verso la nuova stazione che si stava realizzando sulla riva sinistra del fiume e che avrebbe unito Madrid con il nord della penisola. La sua funzionalità l'ha convertito in un comune ponte, in muratura e mattoni rossi.

Alla sua ombra, i madrileni andavano talora, di domenica e nei giorni di festa, a mangiare e allo stesso tempo i più piccini profittavano della sua scarsa portata per sguazzare in qualche piccola pozza d'acqua. Io fui uno di loro, più di cinquant'anni fa.

La sensazione che ricordo di quei bagni era di felicità. Trascorso tanto tempo, son convinto che nell'animo di quel bambino che ignorava il mare palpitasse una passione, che col passar degli anni si sarebbe manifestata come amore per la bellezza del Mediterraneo.

Ora quel fiume è incanalato e nessuno più vi si bagna; è autorizzata solamente la pesca sportiva con la liberazione dei pesci una volta catturati.

Il Ponte dei Francesi, un tempo solcato da grandi espressi, è ora percorso da treni locali che collegano i paesi dei dintorni al centro di Madrid.

Nonostante la sua scarsa bellezza, è il ponte sul Manzanarre più conosciuto in gran parte del mondo. Vi si svolse buona parte della difesa di Madrid durante la Guerra Civile Spagnola e significò per le famose Brigate Internazionali il battesimo del fuoco, con un'enorme quantità di perdite umane per le Brigate stesse. Furono gli ultimi romantici, che lottarono per la democrazia del popolo di Madrid.

Esiste una bella storia collegata con il Ponte dei Francesi, quella di FRIDA KNIGHT, una giovane inglese nata nel 1911 a Cambridge e morta ottantacinquenne a Manchester, molto emancipata per quei tempi. Lottò nel Fronte di Madrid. Un giorno del 1996, i suoi parenti compirono la sua ultima volontà. Aveva chiesto che le sue ceneri fossero sparse dal ponte sul fiume Manzanarre. Nel fronte che più aveva resistito fra tutti quelli con cui era entrata in contatto, e li aveva conosciuti quasi tutti perché aveva svolto fra le sue varie funzioni quella di conduttrice d'ambulanze e d'incaricata dell'ufficio stampa delle Brigate Internazionali. In quello stesso luogo aveva perduto il suo compagno nei giorni della contesa. La traccia che quei mesi lasciarono in lei dovette essere molto profonda.

Da quando sono venuto a conoscenza di questa storia è cambiato il mio rapporto col ponte e ogni volta che passo nelle sue vicinanze non tralascio di dedicare un ricordo all'inglese che tanto amò la mia città. Esiste una canzone che, con la musica popolare de "Los cuatro muleros", compilata da Federico García Lorca, fu utilizzata per esaltare le gesta, il valore, la sofferenza e l'allegria dei combattenti di quei giorni. Diceva così:

"Puente de los Franceses" (3) mamita mía, nadie te pasa. Porque los milicianos.(3) mamita mía qué bien te guardan! Ponte dei francesi mammetta mia, nessuno ti passa perché I partigiani bene ti difenderanno.