Sul mercato di Torrijos,ubicato nel cuore del quartiere di Salamanca,tra viaHermosilla e viaDiaz Porlier,prima di Hermanos Miralles,si raccontano infiniti aneddoti.Tra di essi ce n'è uno che risale al tempo della mia adolescenza.
Mia madre ,abitualmente,mi mandava a comprare frutta,verdura,pesce e quanto altro poteva servire per il mangiare del giorno. Nella Pescheria,il marito della proprietaria,un tipo azzimato,con i capelli imbrillantinati ed i baffetti alla Clark Gablefaceva sempre in modo di essere lui a servirmi.Nel servirmi sempre mi faceva degli omaggi:qualche sardina,un piccolo merluzzo e,a volte,un pò di vongole,fino al giorno in cui mia madre mi intimò di rifiutare tale generosità.
Il giorno dopo,con le guance arrossate per la timidezza,andai al mercato.Mi servì la moglie del baffuto,una grossa matrona, senza dubbio più anziana del marito,la cui faccia impallidì quando la misi al corrente di quanto andava accadendo.
"Penso che si sia trattato di uno sbaglio"aggiunse balbettando,"guarda bambina"mi disse con fermezza, mettendosi le mani ai fianchi,"questa,la prossima e tutte le altre volte che verrai a comprare qualche cosa ti servirò io,è chiaro?" Tornata a casa trovai nel pacco della spesa,oltre alle trote che avevo ordinato, anche 6 magnifiche ostriche. "Basta",tuonò l'autrice dei miei giorni,"mai più tornerai a far compere in quella Pescheria;non voglio rovinare insieme due affari: uno economico e l'altro matrimoniale".