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Townstories

Stand:


Piazza di S.Andrea. Nostalgia della mia piazza

di Sonsoles Garzia

Trad. di Francesca Pinna - Macomer


Mancavano pochi metri per arrivare a casa. Dovevo soltanto attraversare la piazza di S. Andrea e per un momento, quell'istante che passa dall'attesa al suonare, le visione plastiche che possono apparire, talmente vivide, reali o immaginate, mi riportano ai tempi in cui la maggior parte della mia vita si srotolava lì, e per non confondere le immagini che ricordavo con quelle che ora vedevo chiusi gli occhi.

Quella piazza ricoperta di erba, dove le donne stendevano le lenzuola lavate col sapone perché il sole le imbiancasse.

La croce di granito sul palo a fasce cilindriche inserito in una pedana ben lavorata, che piccoli e grandi rispettavamo; fino a che arrivò Nino, il figlio del fontaniere e riuscì a salire con altri ragazzi sino ai bracci della croce con la forza delle braccia e caddero insieme ai pezzi della croce.

La mia piazza, circondata di piante rigogliose, e una di queste era un gelso e noi, i più arditi, osavamo raccoglierle le sue gustose more! Si, si, noi osavamo! Quanto erano buone! Insieme al carrubo che c'era nell'orto della chiesa. Però quello che più è rimasto radicato nei miei ricordi è la facciata della chiesa, tutta fortificata con una sporgenza che faceva da panca e dove la gente si sedeva, parlava, cuciva, raccontava storie e prendeva il sole nelle fredde giornate d' inverno. In un lato della piazza la scuola, più in là, la mia casa e lì vicino la famosa "casa dei bagni" un autentico paradiso; ricordo le sue famose vasche grandi e bianche. Erano di marmo. Quanta nostalgia, apro gli occhi, quanta tristezza. La scuola è un centro per la terza età. I bagni sono stati sostituiti da moderne abitazioni. Gli alberi dai lampioni. L'erba è stata sostituita dai ciottoli che indicano il cammino sino alla chiesa. Fortunatamente la chiesa è stata recuperata dalla sua decadenza e si segue ancora il culto. Mi intristisce sapere che non suonano più le campane però ancora si celebrano matrimoni di gente importante.

Nella piazza non c'è più il rigattiere con le sue cianfrusaglie che esponeva sulla sabbia e dove la gente del quartiere scovava qualcosa di interessante scambiandolo con dei vestiti o utensili usati. Però le vie sono bordate di siepi e ci sono bei giardini con roseti odorosi. Vedendola così, dimentico il passato. Sorrido e continuo il mio cammino. Di tanti ricordi non resta che un pezzo della croce di pietra.