Che cosa è veramente "sentirsi a casa"? Forse essere nella mia casa, sulla mia poltrona, nel mio letto? Oppure il luogo dove io sono nata? O forse il luogo dove sono cresciuta ed ho giocato con gli altri ragazzi? Ma potrebbe essere anche il luogo dove attualmente vivo.
Per quanto mi riguarda, tutto è così semplice. Sono nata a Praga, ho studiato all'Università di Praga, ho lavorato a Praga, abbiamo costruito una casa a Praga, i miei genitori ed il mio consorte sono sepolti qui. Io sono molto legata a Praga. A Praga mi sento certamente a "casa".
Ho qui un appartamento che per me è comodo, un bel gatto ed un piccolo cane…La gente che mi circonda parla la lingua , che io conosco bene ed io conosco bene le abitudini dei miei vicini.. Qui sono a "casa".
Amo il ponte di Carlo, entrambe le chiese di san Nicola, il fiume, i parchi, lo zoo, il teatro nazionale.. Amo la mia città, qui sono a "casa".
Non ho però qui alcun parente, non potei avere bambini, i miei genitori, mio marito, la zia, lo zio, molti dei miei amici sono tutti morti. Naturalmente mi rimangono ancora degli amici, che hanno, peraltro, la propria famiglia e le molte preoccupazioni che ne derivano. Il sono sola, invece….
Sono qui veramente a "casa"?
All'estero ho molti parenti ed anche presso di loro "mi sento a casa", sebbene la gente parli lì una lingua straniera, che io non comprendo quasi per niente. Tuttavia vivrei là molto volentieri… Ma veramente là mi "sentirei a casa"?
Ho viaggiato molto, sono stata negli USA, in Scozia, in Italia, nell'Unione Sovietica, anche nel Taskent ed a Samarcanda ed ho ovviamente visitato tutti i nostri Paesi confinanti. Tutti i Paesi della cristianità li sento a me vicini. Lì mi "sento come a casa". Mi piacciono gli edifici antichi, l'architettura antica….
Ma solo dopo aver attraversato il nostro confine di Stato, "mi sento di nuovo a casa". Sebbene da noi la situazione non sia così splendida, come nella maggior parte dei Paesi europei- mi riferisco naturalmente solo a tre delle quattro direzioni geografiche- qui "mi sento a casa".
Riguardo alla quarta direzione (l'est NdT) tutto è diverso e brutto.
Sono stata diverse volte nell'URSS, dove la gente nella strada parla la mia lingua materna, ma in quale modo! In maniera volgare, grossolana e con intonazione completamente straniera. Conosco la maggior parte degli edifici da quando ero ragazza, attraverso i quadri ed i racconti; li sento vicini, io sono ortodossa, le chiese parlano al mio cuore, ma la gente nella strada e purtroppo anche in chiesa è per lo più scortese… ed io nella terra dei miei genitori finisco col sentirmi come una straniera…
C'è da dire però che anche là ho incontrato persone molto gentili e presso di loro nelle loro abitazioni io mi sento bene, come a "casa"….
Ma allora dove è che ci sentiamo veramente a casa?