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Townstories

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Lampioni a gas di nuovo a Praga

Macova,Kahounova,Matejakowa,Spousta
Traduzione : Luigi Prinzi

Vado da Havelské tržiŝtì (piazza del mercato Havelsky) attraverso la Michael-Strasse verso il raccordo anulare e mi guardo tutte le variazioni -qui è sorto un nuovo negozio, lì un banco imbandito per un locale dove si beve vino. Ad un tratto al mio sguardo si rivela una nuova illuminazione stradale. Sono i lampioni a gas. E contemporaneamente i ricordi mi riportano indietro nel tempo.

“E’ una tranquilla sera degli anni 60 del secolo passato. Finalmente dopo 7 anni potevo di nuovo tornare a Praga e, grazie ad un felice caso, ero stata ammessa agli studi universitari. Sono giovane ed il mio desiderio si è realizzato. Cammino nella città di sera , attraverso Novy Svìt con uno studente, un pittore passabile, mano nella mano. Cadono isolati fiocchi di neve, sulla terra si stende un leggero manto di neve, che veniva deturpato solo dalle impronte dei piedi dell’uomo che procedeva, fermandosi ad ogni lampione ed accendendolo con un bastone di bambù.

Uno splendido romantico ricordo dell’accensione dei lampioni a gas, che il signor Schikaneder così bene dipingeva.

Storia dell’illuminazione a gas

Con la scoperta dell’illuminazione a gas l’umanità fece un passo significativo verso il compimento dell’aspirazione, fin dai suoi primordi, al prolungamento del giorno per mezzo di una migliore luce artificiale. Anche se l’illuminazione a gas fu innanzitutto utilizzata negli interni, è solo con l’estensione alla pubblica illuminazione che essa acquista il giusto merito. Dopo Londra, Parigi, Hannover, Berlino, Vienna ed altre grandi metropoli, fu costituita anche a Praga, nella periferia di Praga in Karlin, la prima fabbrica di produzione del gas.
Il 15.9.1847 risplendevano a Praga i primi 200 lampioni a gas per l’illuminazione stradale. Ad essa seguì la messa in opera di tale illuminazione stradale anche in altre città delle regioni boeme.

I bruciatori del gas illuminante nelle lampade a gas erano all’inizio molto semplici. Grazie all’elevata rapidità di accensione del gas illuminante, era possibile bruciare questo gas senza una preliminare miscelazione con aria. Nei primi lampioni a gas erano impiegati bruciatori con valvola a farfalla, per mezzo dei quali non si sprigionava troppa luce.
Una vera e propria rivoluzione nello sviluppo delle lampade a gas, si attuò solo con la scoperta da parte di Karl Auer von Welsbach, l’allievo di Bunsen. Egli sfruttò le conoscenze d’allora sui corpuscoli solidi incandescenti che fanno luce –essenzialmente ossido di torio- e produsse nell’anno 1885 la prima reticella ad incandescenza.