Il Tevere è il fiume della città dove sono nata. E’ un fiume molto importante perché sulle sue rive fu fondata la Città di Roma.
Nella memoria della mia infanzia ed adolescenza non vi sono molti ricordi legati al Tevere perché io ne abitavo piuttosto lontano e, più esattamente, vicino al fiume ANIENE, affluente del Tevere.
Il Tevere nasce dal Monte Fumaiolo e si getta nel mare Tirreno all’altezza di un piccolo paese dell’Agro Romano chiamato Fiumicino.
Nella sua corsa verso il mare lambisce le antiche vestigia di Ostia Antica ora a poca distanza dal mare (qualche chilometro) ma importante porto commerciale nell’epoca della Roma antica. Da questo porto – attraverso il Tevere – venivano riforniti di merci e quant’altro, gli abitanti rivieraschi e la stessa Roma.
Poco prima di raggiungere il mare il fiume ha formato nel corso dei secoli un’isola chiamata Isola Sacra ed i due bracci che ne derivano hanno dato vita al porto turistico di Fiumicino.
E’ qui che i ricordi più recenti affiorano nella mia mente e si collegano ad un lontano passato che mi è stato raccontato. Le sponde del fiume sono sempre state utilizzate dagli abitanti come orti per la produzione delle verdure e della frutta ed altri beni della terra. Un mio amico da buon romano DOC ha mantenuto questa tradizione proprio in prossimità della foce del Tevere.
In questo fazzoletto di terra si possono trovare tanti prodotti che lui amorevolmente coltiva, dagli ortaggi alla frutta. Ed è sempre piacevole trascorrere qualche ora sulla riva del fiume chiacchierando, magari al tramonto, ammirando le belle barche ormeggiate e avendo come sottofondo “musicale” il sussurrare del lento defluire delle acque del Tevere verso il mare.