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Alle origini del carnevale: la Maschera

Passata l'Epifania, che notoriamente "tutte le feste porta via", il nostro pensiero corre, pi� o meno disordinatamente, verso il Carnevale, festa religioso-popolare nata a ridosso del Medioevo latino come periodo in cui tutte le sregolatezze, in primis quelle di natura gastronomica, erano legittimate dal fatto che di l� a poco sarebbe seguito il periodo quaresimale. Pare anzi che lo stesso etimo latino di Carnevale sia da ricondursi alla consuetudine di togliere la carne (carnem levare) dalla gi� di per s� povera alimentazione dei tempi di Quaresima. Carnevale e Quaresima risultano antitetici ma l'uno completa l'altra: sfrenato e godereccio il primo, temperante e misurata la seconda.

La festa, assieme ad altre manifestazioni folcloristiche, come quella che identifica la "Vecchia" con la Quaresima, assume un carattere propiziatorio: in quei momenti vengono celebrati il rinnovamen-to delle energie naturali, l'esaltazione della fecondit� e la metamorfosi in genere. La capacit� di rin-novarsi delle forze naturali a cui il Carnevale appare cos� strettamente connesso, � simboleggiata proprio dalla maschera, vista come una sorta di diaframma tra la reale identit� - momentaneamente celata - di chi la indossa e ci� che si vuole apparire.

Nella Venezia del Settecento la maschera era il segno tangibile della libert� e della trasgressione di tutte le regole sociali: nei giorni di Carnevale - che a Venezia andava dal giorno di Santo Stefano al marted� grasso - i servi si travestivano e inveivano contro i padroni, i giocatori d'azzardo si proteg-gevano alla vista dei creditori e uomini armati si introducevano nei luoghi sacri per commettere ne-fandezze. La maschera si caricava, evidentemente, di molteplici significati, che andavano dalla tra-sgressione al gioco, all'immortalit�.

Nel Carnevale cinese la fisionomia satanica di talune maschere serve appunto a rendere manifesto l'aspetto inferiore dell'animo umano, affinch� questo venga espulso in nome di una rinnovata catar-si destinata a ripetersi all'infinito. Le maschere - soprattutto nelle culture primitive - possono as-sumere anche una valenza magica, proteggendo chi le indossa da malfattori e stregoni. Nel mondo occidentale, fatto che non mancher� di suscitare qualche curiosit� e riflessione, la prima attestazione dell'uso della maschera � da ricercarsi nel mondo greco.

La civilt� greca, come gi� quella minoica e micenea, ha utilizzato maschere sacre, funerarie, votive e teatrali; proprio da quest'ultimo tipo di maschera, raffigurante un personaggio - "pr�sopon" -, � derivato il nome di "persona": etimologia piuttosto significativa!

Chiara Giacomello