Interaction
Stand:
La pressione dell'ambiente esterno
Nessun gruppo possiede un controllo assoluto sul proprio ambiente sociale e naturale; ciò significa che in alcune circostanze l'ambiente può esercitare un'influenza tale da determinare il tipo di compito che il gruppo deve svolgere. Quando dal successo nello svolgimento del compito dipende la sopravvivenza del gruppo, l'influenza dell'ambiente esterno diventa così forte da condizionare pesantemente lo sviluppo delle interazioni personali, che si centrano esclusivamente intorno al compito a scapito di ogni crescita della conoscenza
reciproca.
Anche se il compito legato alla sopravvivenza comporta sempre un aumento dalla partecipazione, questa non produce però alcuna apertura tra i membri che, anzi, diventano sempre più estranei l'un l'altro sul piano squisitamente personale. Se questo fenomeno accade in un gruppo che si era originariamente formato più intorno ai sentimenti di amicizia dei suoi membri che intorno allo svolgimento di un compito, c'è quasi sicuramente l'innesco di un processo di
demoralizzazione.
La demoralizzazione non è tuttavia l'unico evento che può accadere in un gruppo. Può anche capitare, infatti, che nel gruppo subentra all'autenticità del rapporto personale, la voglia di potere che modifica in modo significativo le interazioni tra i componenti del gruppo. Questa situazione si verifica molto più facilmente all'interno dei gruppi che hanno una struttura organizzativa e gerarchica ben definita. Non di rado in nome dell'urgenza, chi ha più potere tende ad avere ancora di più.
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