|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
TriesteStand:TRIESTE Il Kaiser e le S'ciopette Diverse sono le influenze, geografiche, storiche e culturali che hanno caratterizzato le tradizioni del popolo triestino. Nel settore della panificazione la presenza austro-ungarica sembra aver prevalso, portando con sé due specifici tipi di pane. Uno dei "pani" più diffusi nella tradizione panaria triestina (e forse, nelle sue diverse varianti, di tutto il Venezia-Giulia) è il "Kaiser". Ha un formato di medie dimensioni (pesa circa 60 grammi), la sua forma richiama quella di una rosa (infatti è noto in molte province anche con il nome di Rosetta) ed è ancora oggi presente nelle tavole triestine. La S'ciopetta deve invece il suo nome al particolare effetto "scoppio" creato durante la cottura. È un pane di dimensioni medio piccole che viene tagliato a metà ed infornato senza vapore al fine di ottenere la massima apertura della pagnotta in cottura (il così detto effetto "scoppio", appunto). La sua origine, anche in questo caso, è da ricercarsi presumibilmente nelle tradizioni alimentari austriache. Ai nostri giorni la produzione panaria triestina è delle più varie e si esprime con originalità principalmente nelle "Bighe a mano", nel "Pane Trionfo", nell'"Orgogli". |